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Bonifica utilizzi impropri amianto

Questo intervento prevede la rimozione della più subdola fonte di rischio presente sul territorio: l' utilizzo improprio dell' amianto friabile, il cosiddetto "POLVERINO".

COS'È IL "POLVERINO"?

Per "polverino" di amianto, come comunemente chiamato nell' area di intervento, si intende un prodotto di scarto del ciclo produttivo delle tubature in cemento-amianto, in specifico derivato dalla tornitura a secco delle testate per perfezionarne le dimensioni. Si tratta di una polvere finissima, costituita da una miscela di polvere di cemento e fibre di amianto (15% in peso circa). Per la produzione di tubi si faceva uso di crisotilo e crocidolite; non è raro tuttavia riscontrare anche la presenza di amosite.

Durante il periodo di produzione del cemento-amianto, questo materiale, considerato ottimo come materiale isolante per sottotetti, come stabilizzante la ricopertura di cortili, e più in generale quale materiale di riempimento, poteva essere reperito a costo zero dai cittadini del territorio.

Di conseguenza nell' area casalese fino agli anni '80 il "polverino" è stato impiegato tal quale o miscelato ad altri materiali nelle più svariate combinazioni: depositato in forma sfusa nei sottotetti o intercapedini murarie dei fabbricati, miscelato a ghiaia e sabbia per pavimentazioni o vialetti di aree esterne, in particolare nelle aree private, anche se non sono mancati utilizzi in aree pubbliche.

COSA HA PREVISTO IL PROGRAMMA DI BONIFICA?

Poiché non esisteva una metodologia ufficiale di riferimento per le specificità e problematiche dei siti interessati da questo particolare inquinante, ed i procedimenti previsti dalla normativa per i siti industriali non consentivano una bonifica efficace a costi sopportabili, i tecnici del Centro Regionale Amianto ARPA Piemonte e dell' ASL di Casale Monferrrato, in accordo con il Ministero Ambiente, hanno elaborato una proposta di nuove metodologie di bonifica dell' amianto per questi utilizzi impropri, esaminata dall' Istituto Superiore di Sanità, che è stata sperimentata sul campo nel corso del 2003 e 2004.

ANNI 2003-2004: SPERIMENTAZIONE DELLA METODICA

La sperimentazione ha interessato due cantieri: uno in Comune di Ticineto (piazza Martiri) ove l' amianto era presente nella pavimentazione, ed uno in Casale Monferrato fraz. San Germano, ove l' amianto era presente in forma sfusa in un sottotetto d' abitazione privata, fabbricato di tipologia isolata e non abitato.

DAL 2005: INIZIO FASE ESECUTIVA DELLE BONIFICHE DEL "POLVERINO"

Visto il buon risultato della sperimentazione sul campo, il Ministero ha autorizzato con D.M. 29/11/2004 l' applicazione del metodo a tutti gli indirizzi registrati.

CHI ESEGUE LE BONIFICHE?

Il progetto prevede l' intervento diretto del Comune di Casale Monferrato, in Accordo di Programma con i Comuni dell' ex USL 76, mediante appalti a Ditte specializzate, per tutti i siti contaminati dal "polverino" che vengono ripartiti tra aree confinate (sottotetti) e aree non confinate (battuti di pavimentazione esterna).
Le aree censite nel Registro del 2004 erano circa 60. Oggi sono noti oltre 130 siti.

I cittadini possono sempre rivolgersi al Comune di Casale Monferrato per segnalare eventuali aree sospette. Vengono effettuati accertamenti a cura di ARPA e ASL e, se confermata la presenza di "polverino", l'area è inserita nelle integrazioni del Registro Censimento che ne consentono la bonifica.
Il Comune di Casale Monferrato contatta quindi i proprietari per i necessari accordi per l' accesso alle aree, in primo luogo per provvedere alla progettazione esecutiva, e a gara aggiudicata, per concordare l'avvio delle attività di bonifica. La Direzione Lavori è effettuata dal Comune di Casale Monferrato.
Il costo di queste bonifiche è integralmente coperto dal finanziamento, senza spese per i proprietari delle aree.

COME SI BONIFICA?

PER LE AREE NON CONFINATE: cortili, aie, vialetti, strade...

La metodica di intervento prevede l' allestimento di un cantiere a cielo aperto e rimozione ad umido del polverino. Si procede all' allagamento controllato dell' intera area, trasformando lo strato inquinato, di solito polverulento, in terreno umido o meglio fangoso. La bonifica consiste nell' asportazione dello strato di pavimentazione "inquinato" e di pochi cm di terreno pulito sottostante. Il materiale asportato viene confezionato in big bags e smaltito in discarica.

PER LE AREE CONFINATE: sottotetti

La metodica di intervento prevede l' asportazione ad umido del "polverino" depositato, con pulizia delle superfici del locale. L' accesso al sottotetto avviene dall' esterno, aprendo un varco nel manto di copertura; il tutto è effettuato operando all' interno di un tunnel confinato, ottenuto con un' opera provvisionale (ponteggio) rivestita con fogli di polietilene, che collega il piano campagna e le Unità di Decontaminazione del Personale e dei Materiali all' accesso sul tetto.
Il locale da bonificare è mantenuto in depressione con estrattori per evitare la fuoriuscita di fibre di amianto dal vano durante la bonifica. Il materiale asportato viene confezionato in big bags e smaltito in discarica.

I MONITORAGGI AMBIENTALI DI ARPA E ASL

Durante i lavori di bonifica è effettuato da ASL e ARPA un monitoraggio dell' aria ambiente nell' intorno del cantiere. I risultati sono disponibili entro le 24 ore.
Gli interventi sinora effettuati (oltre 40) non hanno mai originato situazioni critiche.
Sono effettuate visite di sopralluogo e controllo sia in fase di avvio della bonifica, che nel corso dei lavori, e infine al termine della bonifica, per il collaudo del risultato ottenuto.
ARPA e ASL redigono una relazione finale dell' attività di monitoraggio effettuata sito per sito e procedono alla certificazione di restituibilità delle aree.

REPORT BONIFICHE "POLVERINO" DAL 2004 AL 2016

REPORT BONIFICHE "POLVERINO" DAL 2004 AL 2016
NUMERO DI SITI AL 2004
64
numero segnalazioni pervenute fino al 2004
NUMERO DI SITI AL 2016
176
INCREMENTO 275%
BONIFICHE ESEGUITE DAL COMUNE
121
n.b. alcune di grandi dimensioni o duplice tipologia, il totale delle restituibilità è di 128
BONIFICHE ESEGUITE DA TERZI
8
 
IN ELENCO DA BONIFICARE AD APRILE 2016
47
DI CUI: 22 APPALTATI E IN AVVIO 4 PROGETTATI DA APPALTARE 21 DA PROGETTARE 

COSA RESTA DA FARE?

  • Il Registro Censimento del 2004 comprendeva 64 indirizzi.Le integrazioni successive portano a 176  indirizzi. 
  • I progetti esecutivi redatti dal Comune dal 2005 ad aprile 2016 e già approvati riguardano 147 siti.  Altri sono in preparazione, il programma è in costante evoluzione.
  • Le bonifiche già collaudate sono 129. I lavori procedono. 
  • Si proseguirà con il programma fino ad esaurire TUTTE le segnalazioni.
 

Il programma di bonifica prevede la progettazione ed esecuzione di TUTTI I SITI CON POLVERINO che verranno segnalati, visto che queste situazioni sono quelle a MAGGIOR RISCHIO SANITARIO.

 
 

Settore Tutela Ambiente

Dirigente: arch. Piercarla Coggiola

Via Mameli, 10 - piano primo
tel 0142 444211
tutelaambiente@comune.casale-monferrato.al.it
PEC protocollo@pec.comune.casale-monferrato.al.it

Orario 
lunedì 8:30-12:30
martedì  8:30-12:30 14:30-16:30
mercoledì chiuso
giovedì chiuso
venerdì 8:30-12:30

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ultima Modifica: 11 Agosto 2022
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