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Museo Civico - La storia

 
i lavori di ristrutturazione del chiostro di santa croce

Il Museo è una realtà culturale di antica istituzione, anche se aperto al pubblico in maniera discontinua e in luoghi diversi.

Il 25 gennaio 1910, a seguito del lascito testamentario della contessa Clara Leardi, la Giunta Municipale approva l'istituzione di un Museo Civico a Casale Monferrato e la sottoponeva al Consiglio comunale il 23 febbraio per la prima ratifica e per la conferma definitiva, avvenuta il 24 marzo 1910.

La Gipsoteca Bistolfi, invece, nacque con delibera Giunta del 5 luglio 1966. Infine la delibera del Consiglio Comunale del 30 marzo 1979 individuò quale nuova sede l'ex convento di Santa Croce e nel 1981 fu ratificata la costituzione dell'Ufficio Museo.

Sotto la denominazione di Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi fu riallestito e aperto al pubblico in modo continuativo nel 1995 nell'attuale sede con l'intervento del prof. Umberto Eco.

Nell'atrio d'ingresso ci accolgono i busti marmorei ottocenteschi commemorativi di illustri esponenti di casa Vidua Leardi, uno dei quali raffigura proprio Clara Leardi, la donatrice del primo nucleo di opere pervenute nelle civiche collezioni nel 1854.

 

L'ex convento di Santa Croce

Il museo occupa gli ambienti di un complesso architettonico che ha avuto vita ininterrotta per sei secoli.

Il primo nucleo del convento ha origine nel XIII secolo con i padri Umiliati a cui subentreranno i frati Agostiniani Conventuali che, nel XIV secolo, coll'appoggio dei Marchesi di Monferrato e della nobile famiglia Gaspardone, ampliano il convento e riedificano la chiesa. Di quest'ultima, oggi, resta la struttura muraria perimetrale dell'edificio e la facciata settecentesca, opera di Magnocavalli, prospiciente su via Roma. 

Negli anni settanta del '400 si insediano gli Agostiniani Osservanti di Lombardia i quali, con la donazione da parte di Guglielmo VIII Paleologo di un tratto delle mura e del rispettivo fossato, ampliano ulteriormente il convento. I lavori anche di abbellimento, specie nei chiostri, si susseguono tra '500 e inizio '600 fino al tardo Settecento con la ristrutturazione, al primo piano, dei dormitori e dell'aula capitolare. Nel 1801, con decreto del governo francese, il convento e la chiesa vengono soppressi: il convento è destinato a Maison de la Mairie, cioè Municipio, e la chiesa è smantellata di ogni arredo. 

 
 

 
 
 
Ultima Modifica: 01 Marzo 2022