testata per la stampa della pagina

Premio "Vivaio Eternot" 2021

 

Manutenzione al Vivaio Eternot

Casale Monferrato, città simbolo della lotta all’amianto nel mondo intero, celebra il 28 Aprile 2021, la Giornata Mondiale delle Vittime d’Amianto e dà vita ad un’edizione speciale del Premio Eternot. 
Il Premio Eternot è stato istituito nel 2017 dal Comune di Casale Monferrato, in occasione dell’inaugurazione dl Parco Eternot, l’unica area al mondo che da fabbrica di manufatti d’amianto è stata convertita in parco pubblico. Parte integrante del Parco Eternot è il monumento vivo firmato dall’artista Gea Casolaro: vivo perché fatto di piante, è un vivaio, il Vivaio Eternot, un monumento che genera piante di Davidia Involucrata - detta anche albero dei fazzoletti - che ogni 28 Aprile diventano premi assegnati a chi si distingue nella lotta all’amianto. 

IL PROGETTO
Nasce oggi il Premio Eternot per la Cultura, un’iniziativa che vuole consolidare l’alleanza fra la cura e la cultura. 

«Il Premio Eternot è la dimostrazione concreta del riscatto di una città e di un territorio che hanno lottato e sconfitto la fibra killer – hanno spiegato il sindaco Federico Riboldi e l’assessore Maria Teresa Lombardi –: un segno tangibile di quanto siano importanti la coesione e l’unione d’intenti per superare le avversità. Casale e il Monferrato devono guardare al futuro con orgoglio, per una bonifica diventata esempio internazionale, e con speranza, per trasmettere ai nostri giovani la voglia di costruire qualcosa di importante nel proprio territorio, anche attraverso la cultura. Quest’anno, inoltre, il Premio ha un valore ancor maggiore, perché sarà consegnato in un periodo che ci ha messo, e purtroppo ancora ci sta mettendo, a dura prova, diventando esempio tangibile della grande forza di ripartenza che è in tutti noi!»

I VINCITORI
Gaetano Capizzi, Direttore del Festival Cinemambiente accoglie questo premio rinnovando l’impegno a fare cultura, a livello internazionale, sul tema amianto:
«La tutela dell’ambiente si lega inscindibilmente alla tutela della salute pubblica – dice Gaetano Capizzi, direttore del Festival Cinemambiente - Il tema dell’amianto è, quindi, stato ed è per noi un tema storico e ricorrente. Nel 2011, in particolare, abbiamo presentato un film-caposaldo, Polvere, il grande processo dell’amianto, di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller, che partiva proprio dalla vicenda giudiziaria dell’Eternit di Casale Monferrato per esaminare la diffusione dell’asbesto in tutto il mondo. Quello dell’amianto, infatti, è un problema tuttora aperto, su cui non bisogna abbassare la guardia, perché se in Italia oggi il suo utilizzo è vietato, in altri Paesi è ancora largamente diffuso. Per questo, il nostro Festival non ha mai smesso di ospitare film di produzione straniera che denunciano il fenomeno e le sue tremende conseguenze in varie parti del mondo».
 
Enrico Bonanate, Direttore e Piero Gilardi, Direttore artistico PAV Parco Arte Vivente, accolgono con gratitudine questo premio e spiegano:«Il PAV Parco Arte Vivente è un centro d'arte contemporanea che comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti. Il senso del nostro lavoro ha a che fare con le possibilità trasformative dell'arte: è in quest'ottica che possiamo rievocare la partecipazione dell'artista Gea Casolaro alla mostra Resistenza / Resilienza, curata nel 2019 dallo stesso Piero Gilardi e Gaia Bindi. La mostra portava in scena storie capaci di ispirare un atteggiamento propositivo, resistente, capace di individuare un fattore nemico e combatterlo, o resiliente, in grado di ricostuirsi a seguito di un evento traumatico». 

Il più emozionato è Enrico Pesce, insegnante e musicista che da anni si impegna attraverso il lavoro con i giovani, nella divulgazione della storia di Casale Monferrato: «Fatico a celare una profonda commozione per l’assegnazione del Premio Eternot per la Cultura 2021 all’orchestra del Liceo Musicale “Saluzzo -Plana”. Per un casalese d’adozione come me, un riconoscimento come questo rappresenta una meravigliosa testimonianza di affetto da parte di una città in cui ho lavorato e vissuto per vent’anni e a cui sarò legato per sempre. Con la Musica scritta e realizzata per il film “Un posto sicuro” del regista Francesco Ghiaccio, ho voluto raccontare, dal mio punto di vista, il dolore di un dramma che dura e persiste da troppo tempo. I giovanissimi musicisti dell’orchestra, eseguendo in ogni concerto - e in ogni parte d’Italia- la Musica di “Un posto sicuro”, raccontano ogni volta le vicende di una città e di un popolo bellissimi che, con fierezza, si sono ribellati alla violenza perpetrata per decenni da persone senza scrupoli. Casale Monferrato, con la sua gente, ha saputo risorgere e liberarsi dalla schiavitù del dramma dell’amianto, diventando il più fulgido esempio di rinascita in un mondo che ancora lotta per ottenere lo stesso risultato…Questo raccontiamo, io e i miei studenti, ogni volta che suoniamo quelle note».

 
 
 

 
 
 
Ultima Modifica: 29 Aprile 2021