La Banda Tom iniziò l'attività partigiana nei primi mesi del 1944, su impulso di Antonio Olearo (Tom), un fornaio di Ozzano Monferrato. La formazione, il cui comando era a Casorzo, era attiva in molti paesi del Monferrato casalese. Arrivò a contare 130 componenti e venne inquadrata nelle Formazioni Matteotti. Il 29 dicembre 1944, durante un'azione a Casale, la Banda uccise un ufficiale fascista della Guardia Nazionale Repubblicana. Come rappresaglia fu arrestata la mamma di Tom. Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 1945, dopo un tentativo fallito di liberare la madre, Tom, insieme ad altri compagni, fu sorpreso dai fascisti a Casorzo. Vennero legati con catene e fili di ferro, obbligati a marciare scalzi nella neve per dieci chilometri, incarcerati a Casale e torturati. Nuovamente incatenati e a piedi nudi, nel pomeriggio di domenica 14 gennaio furono costretti a sfilare per le vie del centro cittadino tra percosse e insulti. All'alba del 15 gennaio, senza che a Tom venisse concesso di rivedere la madre, i "Tredici" partigiani furono fucilati alla Cittadella. I corpi furono lasciati insepolti per due giorni e due notti.
Il testo è stato redatto dalla classe II B della Scuola Secondaria di I grado Dante Alighieri - Anno Scolastico 2018 / 2019