Brigate Partigiane
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'esercito tedesco occupò l'Italia del Nord e il fascismo si riorganizzò nella Repubblica Sociale Italiana. Per evitare di essere reclutati nel nuovo esercito fascista, che minacciava la pena di morte per i disertori, o di essere deportati nei lager nazisti, molti giovani si rifugiarono nelle aree montane o collinari dando vita, con l'aiuto e la collaborazione di buona parte della popolazione civile, alle prime bande partigiane. A loro si unirono molti soldati del disciolto esercito, anch'essi minacciati di fucilazione. Le bande partigiane ebbero natura e consistenza diversa: a volte piccoli gruppi, più spesso formazioni composte da centinaia di effettivi (brigate e divisioni) guidate dai ricostituiti partiti antifascisti che diedero ad esse una più precisa, e diversificata, connotazione politica. Le brigate partigiane svolsero importanti azioni di disturbo all'attività dei nazifascisti, salvarono molti impianti industriali e parteciparono attivamente alla liberazione delle città italiane nei giorni intorno al 25 aprile 1945.
Il testo è stato redatto dalle classi III B e III C Scuola secondaria di primo grado Leardi - Anno Scolastico 2017 / 2018