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Monumento ai caduti

Come in tutti i comuni italiani dopo la prima Guerra Mondiale fu eretto anche a Casale un monumento commemorativo ai concittadini morti durante il periodo bellico.

L'Amministrazione si rivolse allo scultore casalese Leonardo Bistolfi (1859-1933), che progettò un'opera grandiosa: inaugurata nel 1928 dal Re Vittorio Emanuele III, vuole celebrare la memoria dei numerosi monferrini periti nel primo conflitto mondiale, tra cui molti “Ragazzi del ’99”. 

Secondo l'opinione di Bistolfi, l’opera poteva trovare perfetta collocazione all’interno di un ambiente naturale, immerso nel verde e lontano dal trambusto, per essere «un’ara a cui si dovrebbe accedere in pio pellegrinaggio, ed in occasioni speciali».

Il monumento è costituito da un'esedra su cui poggiano quattro vittorie alate in marmo bianco con, nel mezzo, la statua in bronzo del Fante e, di fronte a questo nell'atto di scendere la scalinata, la Primavera italica.
Sulla trabeazione semicircolare, un'iscrizione riporta i versi composti appositamente da D'Annunzio: Canta o nuova primavera italica della nostra anima il nostro amore sacro all'immortale figlio delle vittorie.

Opera della maturità, imponente e suggestiva, trasmette un senso di armoniosa pace, invitando al ricordo e alla riflessione.


Monumento ai caduti
Giardini Pubblici - Viale De Cristoforis

 
 
 

Fotogallery

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Ultima Modifica: 16 Agosto 2022