Il sindaco Riboldi: «Il velivolo è un bene della Città e del territorio: aiutateci nel restauro per riportarlo a Casale Monferrato»
È ufficiale: il primo lotto di lavori per il restauro e la conservazione del velivolo Ansaldo A.1. Balilla appartenuto a Natale Palli, e donato nel 1922 dalla famiglia al Comune di Casale Monferrato, fa ora parte dei finanziamenti per cui è possibile usufruire dell’Art bonus.
Questa interessante misura dà la possibilità di un credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali in denaro per lavori di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici. Le donazioni rientranti nell’Art bonus, inoltre, non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, comprese le relative addizionali regionali e comunali.
L’inserimento dei lavori di restauro tra gli interventi dell’Art bonus, quindi, costituisce un ulteriore passo avanti nel progetto che ha come obiettivo il ritorno a Casale Monferrato dell’importante velivolo, attualmente in custodia al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento. Le precarie condizioni di conservazione in cui versa il velivolo, però, non ne permettono al momento lo spostamento, così come previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Per effetto del Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2019 tra la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Casale Monferrato il coordinamento del progetto di restauro del velivolo Ansaldo A.1 Balilla è stato affidato alla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, riconoscendo a quest’ultima specifiche competenze nella gestione dei beni storico-aeronautici.
«Il Balilla è un bene della Città e del territorio – ha spiegato il sindaco Federico Riboldi – per questo motivo invito tutti coloro che hanno a cuore il recupero di una pagina della nostra storia a fare una donazione che, con l’Art bonus, permette interessanti agevolazioni. Nel frattempo un grazie va a chi da ormai molti anni si sta prodigando affinché tutto questo sia possibile: la Sezione di Casale Monferrato dell’Associazione Arma Aeronautica».
Nel frattempo è già in corso una campagna diagnostica per validare gli interventi di tutela, grazie anche al contributo di autorevoli docenti universitari e personale altamente qualificato.
È inoltre da riscontrare l’attenzione di diversi esperti mondiali nella conservazione di beni storico-aeronautici, anche perché il Balilla, come sottolineò il colonnello Gerardo Cervone, capo dell’Ufficio storico del 5° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare «È il primo caccia di ideazione e costruzione interamente italiana prodotto in serie, il più antico dei due rimasti di 274 costruiti e l’unico ancora allo stato originale e ciò lo rende uno dei pochissimi velivoli universalmente conosciuti nel periodo della Grande Guerra mai sottoposti ad alcun intervento di restauro. Pertanto, l’Aeronautica Militare, da sempre sensibile alle iniziative tese a promuovere e a diffondere la cultura aeronautica, condividendo la pregevole iniziativa, ha accettato di fornire il proprio contributo scientifico».
Per sapere come donare e accedere alla scheda completa del primo lotto dei lavori di restauro del Balilla, che è pari a 391 mila 930 euro, clicca qui.
Casale Monferrato, 1° aprile 2021