Venerdì 1 marzo 2024
Castello del Monferrato
Sale al secondo piano
La Città di Casale Monferrato in collaborazione con l'Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Alessandria, organizza una tavola rotonda sui vantaggi contributivi collegati alle assunzioni di persone sottoposte a misure privative della libertà.
L’obiettivo perseguito è quello dell’inclusione e dell'inserimento sociale nei quali il lavoro riveste un ruolo fondamentale per tutti i cittadini, ma nell'ambito dell'esecuzione penale diventa lo strumento principale del trattamento rieducativo e riabilitativo.
L’incontro è rivolto, in particolare, alle aziende e alle cooperative del territorio che potranno trovare informazioni relative alla normativa vigente e ai benefici quali la Legge n.193 del 2000, cosiddetta Legge Smuraglia e successive integrazioni.
Ore 16:30
Registrazione partecipanti
Ore 17:00
Saluto delle Autorità
Ore 17:15
Tavola Rotonda condotta dal Presidente del Consiglio Comunale dott. Pivetta con
Giuseppa Zavettieri - Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Alessandria
Marina Mureddu - Responsabile Area Affari Generali e Personale Uepe di Alessandria
Federico Riboldi - Sindaco di Casale Monferrato
Angelo Ferro - Sindaco di Villadeati
Carmine Falanga - Presidente Cooperativa “Idee in Fuga” di Alessandria
Antonino La Rocca - Presidente della Cooperativa “Sant’Angelo Soc. Coop Sociale di Novi Ligure (AL)”
Michele Sabella - titolare della ditta ComiLuce SrL di Assago
L’esperienza racconta … - Testimonianze dirette
Ore 18:30
Dibattito e conclusioni
Città di Casale Monferrato
Ministero della Giustizia
Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità
Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Alessandria
Che cos'è l'UEPE
L’U.E.P.E., Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Alessandria, è un ufficio periferico del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità (del Ministero della Giustizia) che si occupa del reinserimento sociale delle persone durante l'esecuzione di una condanna penale o di una sanzione di comunità.
Tra i compiti principali:
- indagine socio-familiare per l’applicazione delle misure alternative alla detenzione;
- elaborare e proporre all’autorità giudiziaria i programmi di trattamento per la messa alla prova e per le sanzioni sostitutive;
- svolgere attività di monitoraggio circa l’esecuzione dei programmi da parte degli ammessi alle misure alternative e ne riferisce all’autorità giudiziaria, proponendo eventuali modifiche;
- monitorare le persone sottoposte a misure di sicurezza (es. libertà vigilata).