Riboldi e Amich: «Come sempre Casale ha risposto senza esitazione nel momentodel bisogno».
Ancora una volta la generosità dei casalesi non ha deluso le aspettative. Gli aiuti alla popolazione ucraina sono stati immediati e concreti, tanto da dover già decretare lo stop alla donazione di “indumenti generici”.
«Come sempre nel momento del bisogno la Città risponde senza esitazione» – ha commentato il Sindaco Federico Riboldi. «E’ stata data già ampia risposta alla necessità di abiti generici, mentre siamo ancora alla ricerca di giacche e scarpe invernali per uomo, donna e bambino – ha aggiunto il Capo di Gabinetto Enzo Amich, oggi a capo della struttura che si sta occupando degli aiuti alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra – ma anche di guanti, coperte, sacchi a pelo e indumenti intimi invernali (nuovi).
Abbiamo anche la necessità di piatti, bicchieri, posate monouso, generi alimentari a lunga conservazione (scatolame), cibo per bambini come latte in polvere e omogeneizzati».
Saranno utili anche prodotti come i contenitori in plastica per alimenti, pannoloni per anziani, pannolini per bambini e assorbenti femminili, prodotti per l’igiene personale, carta igienica e rotoloni di carta. Donazioni che saranno direttamente consegnate alla popolazione in difficoltà.
«Tutto il materiale raccolto – ha spiegato Amich – sarà devoluto direttamente alla popolazione tramite quattro “percorsi”: la Diocesi di Kosice, che si sta occupando di chi sta scappando dall’Ucraina e sta raggiungendo il confine con la Slovacchia; il Consolato Ucraino che si occuperà di far raggiungere gli aiuti a Kiev un canale logistico sicuro che porterà il materiale nell’area di Leopoli direttamente alle famiglie di rifugiati che saranno ospitate sul territorio tramite la Caritas Diocesana».
«Chi fosse disponibile ad offrire ospitalità – ha concluso il Capo di Gabinetto - lo può fare inviando una mail alla Caritas Diocesana all’indirizzo centroascolto@caritas-casale.it».
Casale Monferrato, 8 marzo 2022