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Premio Vivaio Eternot 2024

La cerimonia a Palazzo San Giorgio con gli undici premiati

Durante la mattinata odierna, martedì 30 aprile 2024, nella Sala Consiliare di Palazzo San
Giorgio, si è tenuta la cerimonia di conferimento del “Premio Vivaio Eternot”, con la
consegna delle piantine di Davidia Involucrata agli undici premiati.

Ad essere stati insigniti del premio sono:

Renato Balduzzi, esperto di diritto costituzionale della salute e di diritto
sanitario, ex Ministro alla Salute.
Il suo impegno nella lotta all’Amianto è stato super partes rispetto alle alleanze
politiche e l’ha visto attivo costantemente, prima, durante e dopo la sua carica
ministeriale negli oltre 40 anni di attività fra insegnamento, consulenze e ruoli
ministeriali, promozione di servizi per la sanità nazionale e divulgazione scientifica e
giornalistica. Mise a valore, in ogni sua azione, i dati che stavano emergendo e che
erano stati resi noti dal processo Eternit, creando di fatto una ricaduta reale di
quanto veniva denunciato nelle aule di tribunale con risultati che, storicamente,
superarono la sentenza. Dal punto di vista legislativo propose l’armonizzazione del
diritto europeo, il riordino e coordinamento delle normative sanitarie e ambientali
che interagiscono sia a livello nazionale che a livello europeo, scrisse integrazioni
legislative alla 257/92. Lavorò per la creazione di registri sanitari regionali confluenti
in un Registro nazionale, finanziò la ricerca medica, ottenne la gratuità della
sorveglianza sanitaria degli ex-esposti attraverso le strutture del SSN e a cura dei
Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro nelle ASL, propose la
revisione delle normative sul riconoscimento delle malattie professionali asbesto-
correlate e sull’esposizione, mappò i Centri di riferimento per la diagnosi e la terapia
dei mesoteliomi. Nel 2012 ha creato e portato all’approvazione del programma di
attività del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie - CCM,
fra i cui progetti ci riguarda quello sull’assistenza alle persone esposte ad amianto
con l’obiettivo specifico di definizione di attività mirate agli ex esposti ed alla
popolazione dell’area di Casale Monferrato. Sempre nel 2012 fu lui a riattivare e
organizzare la seconda Conferenza nazionale governativa sull’amianto a Venezia -
la prima fu nel 1999 - coinvolgendo per la prima volta in maniera integrata i centri di
ricerca, le regioni e le associazioni delle famiglie e dei familiari delle vittime.
Conferenza che ha portato a rafforzare e far crescere la rete nazionale di soggetti
interessati dal tema e soprattutto a avviare il Piano Nazionale Amianto presentato
proprio a Casale Monferrato nel 2013. Balduzzi che evidenziò nel suo mandato
quanto l’amianto è un problema di inquinamento ambientale, con conseguenze
sanitarie ed effetti sociali difficili e gravi, dichiarando l’emergenza nazionale. […]
Sottolineare una capacità personale di Renato Balduzzi di agire velocemente e
fattivamente, dimostrando che è possibile anche per le pachidermiche macchine
istituzionali, essere operative agilmente quando la volontà è reale.

Elio Carmi, designer. (Alla memoria)
Il nostro amato Elio Carmi, mancato nel dicembre scorso di mesotelioma, ha
lasciato una traccia indelebile nella mente e nel cuore di tantissime persone, di
Casale Monferrato e di tutto il mondo. La stesura del suo ultimo libro, ‘Fai che farlo’,
redatto durante l’ultimo anno di malattia, dentro e nonostante l’aggravarsi delle sue
condizioni di salute, è un esempio incredibile per tutti di come si possa affrontare
un’esperienza così dolorosa e definitiva. Vivacità, colori, gioia di vivere sempre e
comunque, fino all’ultimo istante, in modo consapevole, ma pieno di vitalità: una
lezione di vita da guardare e da conservare. Da sempre Elio è stato vicino alle
scuole casalesi, non solo nella giornata della Memoria, realizzando vari
appuntamenti che la comunità ebraica non ha mai smesso di proporre agli studenti
e alla cittadinanza, ma anche come esperto di comunicazione e come casalese
amante della sua città e del suo Monferrato. Proprio un anno fa ha donato un suo
straordinario lavoro sul ‘melograno’, che è anche l’albero simbolo della nostra
comunità ebraica casalese, come icona centrale della performance che ha coinvolto
migliaia di studenti lo scorso maggio in Piazza Mazzini: ‘la Giornata del Melograno’.
Noi gli vorremmo dedicare questo piccolo riconoscimento, che si aggiunge ai tanti
altri ben più significativi di carattere nazionale ed internazionale, per affermare la
nostra gratitudine e il nostro grande affetto per la persona di un raffinato intellettuale
ma, soprattutto, di un grande uomo di educazione.”

Elisabetta Casalone, Ricercatrice.
Elisabetta Casalone è una ricercatrice nata a Casale Monferrato […] ed impegnata
da anni nello studio di possibili marcatori precoci del mesotelioma pleurico. Lavora
su vari progetti di ricerca legati al mesotelioma presso il dipartimento di scienze
biomediche ed oncologia a Torino dove ha conseguito anche il suo dottorato. Il suo
spirito combattivo, la sua passione e forza di volontà ed i suoi studi le hanno
permesso di pubblicare insieme al suo team diversi articoli scientifici sul
Mesotelioma ma anche di partecipare a vari workshop e conferenze anche specifici
ed a livello internazionale. La principale manifestazione è certamente l'IMIG
(International Mesothelioma Interest Group), conferenza biennale specifica sul
mesotelioma, di cui l'ultima edizione si è tenuta a Lille nel 2023. Nell'edizione in
Canada del 2018 ha ricevuto un riconoscimento importante per il suo lavoro su
microRNA e mesotelioma, portando la città di Casale Monferrato ad essere
protagonista anche oltre oceano. L'obiettivo di dare una speranza alle Persone
colpite da mesotelioma non è certamente dietro l'angolo, ma solo la tenacia, la
voglia e la preparazione di persone come Elisabetta possono avvicinare la meta.”

Collegio dei Geometri di Casale Monferrato.
Hanno da sempre supportato i geometri per le richieste dei privati per la rimozione
dei manufatti in Eternit, in particolare per le coperture. Hanno sensibilizzato con il
convegno del 21 maggio 2021 “Dopo l’amianto lo sviluppo del territorio” la necessità
di rilanciare il territorio avanzando nuove idee e proposte per la ripresa del territorio.
Stanno predisponendo un corso per operatori tecnici con abilitazione regionale a
rilasciare tutta la documentazione necessaria alla rimozione dei manufatti in Eternit,
che si stanno riscontrando presenti non soltanto nelle coperture dei tetti ma in
moltissimi altri tipi di costruzioni. Verranno così create figure professionali in grado
di intervenire in tutto il territorio regionale e nazionale, che sulla base
dell’esperienza acquisita possano essere di aiuto per tutte le amministrazioni ed i
privati che si trovano a dover affrontare il problema delle bonifiche. […]”

Pietro Comba, Dirigente di ricerca ISS.
“Pietro Comba è stato dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e si è
sempre occupato in modo propositivo di sanità pubblica, ricerca e sorveglianza
epidemiologica relativi ad ambiente e salute, come attestano i suoi numerosi studi
pubblicati su riviste di livello internazionale. È stato nominato Cavaliere al merito
della Repubblica Italiana nel 2000, e cittadino onorario di Biancavilla (Catania) per
le attività svolte in relazione alla prevenzione della patologia da fluoro-edenite, il
minerale che, come l’amianto, causa il mesotelioma. È stato coordinatore del
Programma Strategico Nazionale ‘Ambiente e Salute’, che ha elaborato il primo
programma italiano nazionale sul tema dell’impatto della contaminazione
ambientale sulla salute umana. La sua attività si è anche distinta nell’ambito del
progetto ‘Sentieri’ (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e Insediamenti
Esposti a Rischio di Inquinamento). Ha collaborato con Istituti di Ricerca a livello
europeo e svolto attività di cooperazione internazionale in materia di Ambiente e
Salute soprattutto in America Latina. Ha svolto perizie per tribunali e consulenze
per Procure nell’ambito di procedimenti penali relativi ai danni sulla salute derivanti
da diverse esposizioni lavorative ed esposizioni ambientali, in particolare
stabilimenti per la produzione di cemento amianto, costruzione e riparazione navali
e di carrozze ferroviarie. Fin dagli anni ‘80 ha partecipato ad incontri e convegni
sulla lotta all'amianto a Casale, fornendo sempre il suo prezioso e generoso
contributo. Il suo lavoro nel Reparto di Epidemiologia Ambientale ha permesso
l’attivazione della COST Action (Industrially Contaminated Sites) che si propone di
individuare le priorità di ricerca e di comunicazione dei rischi nei siti oggetto di
contaminazione ambientale. In tale ambito il professor Comba ha portato
l’esperienza dell’Aula Amianto di Casale Monferrato come esempio efficace di
comunicazione sui rischi per la salute in un convegno a Bonn nel 2018 e a Roma
l’anno successivo. […]”
Esther Gatti, Avvocato.
È noto il suo impegno nelle vicende processuali riguardanti l’Eternit, in cui svolge
un attivo ruolo di patrono di parte civile. Con questa funzione, ha preso parte al
Maxiprocesso Eternit 1 (a Torino e a Roma) e al processo Eternit Bis (Corte
d’Assise di Novara). In entrambi i casi, ha rappresentato, in modo particolare, gli
interessi del Comune di Casale Monferrato e di altri Comuni del circondario
casalese, evidenziando in modo puntuale e appassionato, le gravi ripercussioni
subite in questa terra a causa degli ottant’anni di attività della fabbrica dell’amianto.
L’avvocata Esther Gatti, presente a ogni udienza del processo, è diventata uno dei
punti di riferimento della battaglia civile e giudiziaria che coinvolge la collettività
casalese. Consegnare all’avvocata Esther Gatti la pianta di Davidia involucrata,
espressione tangibile del Premio Vivaio Eternot, costituisce un riconoscimento
obbiettivo e un sostegno dovuto a una professionista che ha svolto e svolge la sua
funzione senza dubbio con competenza tecnica e non di meno con dedizione
personale di cittadina casalese.”

Federica Grosso, Oncologa.
Primaria dell’Unità di cura e assistenza mesotelioma all’ospedale di Alessandria, è
una delle oncologhe più competenti nelle malattie rare, e in modo particolare nel
mesotelioma, in Italia ma anche a livello internazionale. È studiosa, partecipa ai
maggiori convegni in questo campo, ed è in stretto contatto con i massimi centri di
ricerca nel mondo. Dopo la specialità ha lavorato all’Istituto nazionale tumori di
Milano. Successivamente è arrivata ad Alessandria e ha messo a disposizione la
sua preparazione e il costante aggiornamento sul mesotelioma. Il mesotelioma è
ritenuto tumore raro, ma, ahimé, non lo è affatto nella provincia di Alessandria e, in
modo particolare, nel territorio di Casale Monferrato. La dottoressa Grosso è in
contatto costante con i maggiori centri al mondo dove si fa ricerca sul mesotelioma
e partecipa ella stessa ai migliori progetti di ricerca per poter offrire ai malati le cure
più adeguate. Dei risultati è portavoce in congressi internazionali. Ma i suoi pazienti
sanno di poter contare non soltanto su un medico intelligente e preparato, ma
anche sulla sua profonda umanità ed empatia. E, tolto il camice, insieme alle
persone malate indossa la maglietta rossa con il simbolo del FuckCancer Choir (di
cui è stata promotrice insieme alla dottoressa Stefania Crivellari, che lo dirige) e
partecipa a numerosi concerti benefici.”

Corrado Magnani, Epidemiologo.
Da decenni lavora su: studi epidemiologici sugli effetti dell'esposizione lavorativa
ed ambientale ad amianto in Piemonte, aggiornamento del registro dei mesoteliomi
maligni in Piemonte, e ricerche dedicate ai tumori sulle donne e infantili. Il suo
contributo è stato fondamentale per attestare il rischio dell’esposizione di amianto
per i non lavoratori. La sua relazione con Casale inizia nel 1982, quando diviene
consulente per il Sindacato per le parti civili nell’ambito del processo sulle rendite di
passaggio. In quegli anni era uscito uno studio che diceva che alla Eternit non c’era
pericolo di asbestosi. L’Inail quindi negò la rendita di passaggio (e l’Eternit cercò di
abbassare i propri costi assicurativi). Alcuni lavoratori fecero ricorso per la
negazione dell’assegno, e si avviò un processo molto importante, che permise di
registrare i primi dati ufficiali sulle malattie dovute all’esposizioni all’amianto alla
Eternit. In quel processo Magnani, allora giovane medico del lavoro ad Asti, portò a
valore la perizia del professor Salvini di Pavia e presentò un’enorme
documentazione sull’esposizione all’amianto. Poco dopo iniziò il suo lavoro a Torino
con il Dott. Benedetto Terracini, per contare il numero di morti per tumore alla
pleura a Casale, creando così un primo registro. Nel 1985, condussero lo studio di
corte verificando la causa di morte di ogni dipendente, individuando i casi di tumore
ai polmoni, alla pleura, alle ovaie e tutte le patologie asbesto correlate che
conosciamo oggi. Collaborò quindi con un gruppo di medici dell’ospedale di Casale,
impegnati a fare luce sull’epidemia dovuta all’esposizione d’amianto alla Eternit.
Insieme a loro, dal 1961 introdusse un nuovo modello di analisi, che divenne poi
fondamentale nel raccogliere evidenze sul rischio dell’esposizione ambientale
all’amianto in tutto il mondo, attraverso lo studio dei casi-controllo con le mogli dei
dipendenti, poi tutti i conviventi (esposizione domestica), poi attraverso
l’esposizione ambientale, andando a studiare lo sviluppo dell’epidemia a seconda
della distanza dalla fabbrica o da altro epicentro (studi che proseguono ancora oggi
e sono fondamentali per il Registro Mesoteliomi Maligni Regione Piemonte e per il
Registro Nazionale Mesotelioma). Il suo lavoro ha permesso di dare alla lotta
all’amianto solide basi scientifiche, poi iscritte in molti documenti di legge e del
processo. Il suo impegno nella divulgazione ha allargato la consapevolezza sulle
epidemie dovute all’esposizione all’amianto nella comunità scientifica e didattica.
Fondamentali le sue testimonianze ai processi Eternit, mosse dalla volonta’ di
giustizia per le migliaia di vittime; l’ultima nel 2021 per l’Eternit Bis, dove ha ribadito
la correlazione inesorabile fra i morti di mesotelioma e l’esposizione all’amianto in
quanto consulente tecnico del Pubblico Ministero, dando un grande contributo alla
vittoria legale.”

Pulmino Amico ODV.
L’anno scorso l’associazione ha festeggiato i suoi 20 anni di sostegno ai malati del
territorio di Casale Monferrato, con alcuni volontari attivi assiduamente fin dall’inizio.
Un sostegno che fa la differenza, che non si è interrotto mai, neanche durante il
covid, e che sopperisce a carenze del pubblico in quanto offre un servizio di
accompagnamento e trasporto delle persone ammalate per raggiungere i luoghi di
diagnosi e cura, completamente gratuito e con mezzi propri, attrezzati per
rispondere puntualmente ad ogni necessità dell’utente. Il suo impegno nasce
specificatamente per accompagnare i malati oncologici, dare amicizia alle persone
malate, supporto alle loro famiglie e sostenere l’oncologia. Pulmino amico trasporta
moltissimi malati di mesotelioma, le cui cure sono particolarmente frequenti, lunghe,
e spesso avvengono anche oltre i 30 km che Pulmino Amico si propone di coprire.
Nel 2023 ha effettuato 3243 trasporti per 395.000 km. In maniera puntuale,
accompagnando donne e uomini malati, parlandoci e creando relazioni che curano
la persona, senza far mai pesare l’impegno del servizio, partendo all’alba e facendo
attenzione con l’aria condizionata quando fa caldo e facendo trovare il mezzo caldo
quando fa freddo, raggiungendo i centri di ricerca anche fuori regione e caricando
anche un familiare quando necessario. Con il proprio servizio Pulmino Amico è uno
strumento che rende possibile l’accesso per molte persone malate alle fasi di
diagnosi, ricerca e protocollo terapeutico, alleggerendole del peso di
organizzazione e logistica che si somma a quello della malattia stessa. Anche e
soprattutto per chi non ha familiari e amici che possono accompagnarli
quotidianamente e comunque alleggerendo le famiglie e il malato stesso, la cui
preoccupazione di non pesare sugli altri è elemento sempre presente nella lotta alla
malattia. Pulmino amico ha inoltre recentemente acquistato e donato al reparto
oncologia dell’Ospedale di Casale tutte attuali poltrone usate per la
somministrazione delle terapie di day hospital e i televisori per intrattenere il
paziente dell’oncologia e del day hospital. Pulmino amico partecipa alla lotta
all’amianto rispondendo ai problemi che sorgono con la malattia, partecipando alla
lotta del malato in prima persona.”

Doris Vizia, Impiegata Patronato INCA.
“Storica impiegata dell’Istituto Confederale Assistenza Patronato Inca, dal 1988 si
occupa di tutele previdenziali, assistenziale e INAIL. È stata un punto di riferimento,
in modo particolare per gli ex lavoratori Eternit, per assunzione e tutela di casi per il
riconoscimento di malattie professionali amianto correlate. A seguìto l’iter
amministrativo medico, legale e talvolta giudiziario, nel lungo cammino per ottenere
il riconoscimento della rendita Inail nei casi di asbestosi polmonare, mesotelioma ed
altre patologie, fortemente invalidanti. Ha collaborato ai momenti assembleari alla
lunga stagione rivendicativa promossa dalle OO.SS. e dalle associazioni locali per
ottenere una legge che imponesse il divieto di utilizzazione e commercializzazione
dell’amianto, ottenuta il 27 marzo 1992 (leg. 257). Ha applicato a centinaia di ex
lavoratori i benefici previdenziali disposti dall’articolo 13 comma 7 della succitata
legge, consentendo a loro di accedere alla pensione anticipata. Ha contribuito nella
quotidianità del suo lavoro a censire, raccogliere dati, segnalazioni, denunce,
inerenti casi di neoplasie, mesoteliomi di ordine professionale ed ambientale. Tale
raccolta di documentazioni si è rivelata preziosa nel proseguimento della lotta
dell’intera comunità casalese per ottenere giustizia. Tutto questo ha permesso di
presentare, nel 2009, 1940 fascicoli di casi di malati e deceduti, colpiti da malattie
amianto correlate, nello storico processo per disastro doloso svoltosi a Torino.
Tutt’ora prosegue in quest’attività con una professionalità che la rende punto di
riferimento piemontese in materia assicurativa e previdenziale.”

Giovanna Zanellato, Socio Fondatore AFEVA.
E’ stata tra i soci fondatori dell’Associazione AFEVA.
Ha contribuito, con l’Associazione AFEVA, a fare conoscere, sul territorio e anche
con missioni all’estero, le tematiche relative alle malattie correlate all’amianto e i
danni provocati all’ambiente dalle fibre di amianto.
Ha assunto il ruolo di referente della zona dei comuni della collina Cavagnolese per
l’Associazione AFEVA.
Come referente di AFEVA ha contribuito alla gestione delle tematiche emerse dopo
la chiusura della filiale Eternit di Cavagnolo, nel 1982, tenendo i contatti con gli ex
lavoratori dello stabilimento.
Ha partecipato di persona e attivando anche altre persone, alle udienze del primo
processo Eternit di Torino, fino alla sentenza di primo grado.
E’ stata una forte sostenitrice delle opere di bonifica, attivandosi, presso
l’Amministrazione Comunale di Cavagnolo per avviare le bonifiche di competenza
pubblica e per sollecitare l’attivazione di appositi bandi pubblici per finanziare le
bonifiche da parte di aziende e singoli privati.
Provvede ancora oggi a promuovere annualmente la Giornata delle Vittime
dell’Amianto, coinvolgendo l’Amministrazione Comunale di Cavagnolo, le scuole, i
cittadini di Cavagnolo e dei comuni della collina Cavagnolese.”

Casale Monferrato, 30 aprile 2024

Il presente comunicato stampa è stato stilato secondo quanto disposto dall’art. 9 della
legge n. 28/2000 (cd. legge sulla par condicio), in forma impersonale e indispensabile per
l’efficace assolvimento delle funzioni dell'ente.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ultima Modifica: 06 Maggio 2024
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