Teatro Ragazzi 2016 - 17 febbraio
mercoledì 17 febbraio - Salone Tartara (piazza Castello)
Matematica e mirtilli
Compagnia Coltelleria Einstein
Scuola secondaria di 1° grado
Approfondimenti:
Di e con
Giorni Boccassi
Donata Boggio Sola
Scenografia
Props and Decors
Costumi
Anna Trisoglio
Quando uno studente non 'segue' una lezione e vorrebbe scappar via ma non gli è permesso, quando un insegnante vorrebbe dividersi in ventiquattro (quanti sono i suoi alunni) ma scopre che è umanamente impossibile, da quel momento inizia lo spettacolo Matematica e mirtilli.
Alle origini dello spettacolo sta il desiderio di parlare di una materia considerata difficile e della possibilità di accendere negli studenti la scintilla della curiosità.
Matematica e mirtilli è una divertente ma puntuale lezione di scienze condotta da due attori che sono di volta in volta professori, conferenzieri, studenti, scienziati, personaggi di aneddoti scientifici, ma anche esecutori di coreografie "numeriche" e personaggi storici alle prese con i calcoli.
Cercando di introdursi nel nucleo di una materia giudicata pregiudizialmente arida, gli attori affrontano e sperimentano in modo bizzarro argomentazioni di matematica.
La singolarità dello spettacolo è nella scelta di temi matematici poco frequentati, svincolati dai normali percorsi didattici, che contengono elementi di grande curiosità: i simboli numerici, la nascita dei numeri, lo zero, i paradossi, l'infinito, il collegamento fra vita quotidiana e i calcoli, alcune famose scoperte "rivedute e corrette", ospiti d'onore Archimede e Pitagora.
Lo spettacolo si configura come un "Maths show" con scene, danze, divulgazioni scientifiche e considerazioni filosofiche.
Alla base di tutto c'è l'amore per la ricerca e la curiosità, un amore che faccia divampare la sere di sapere. Nello stravagante sperimentare si scoprono intuizioni e motivazioni che spingono l'uomo giovane o adulto alla continua ricerca. Una ricerca faticosa, a volte inconsapevolmente tesa all'armonia attraverso un'instancabile attaccamento alla voglia di scoprire.
"...l'universo, questo grandissimo libro della Natura che ci sta aperto dinnanzi, non si può capire se prima non si impara la lingua nella quale è scritto. Il libro della Natura è scritto in lingua matematica, e i suoi caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche..."
(Galileo Galilei)
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