La presenza di un familiare nei primi giorni di vita al nido è di fondamentale importanza per favorire nei bambini e nelle bambine la conoscenza graduale del nuovo ambiente (spazi, abitudini, giochi, tempi) e di nuove persone (altri adulti e bambini).
L'inserimento al nido è a tutti gli effetti un avvenimento eccezionale per i bambini di quest'età, esattamente come può essere un trasloco o la nascita di un fratellino, e richiede pertanto uno sforzo di adattamento e riorganizzazione della vita di tutti i membri della famiglia, in particolar modo del bambino interessato.
Arrivando al nido i bambini infatti incontrano nuove persone, adulti e coetanei, con cui relazionarsi, ma anche diversi stili di vita, materiali, giochi e un diverso modo di vivere la quotidianità.
L'inserimento graduale, o ambientamento, dunque, è la prima tappa, quella fondamentale e più significativa, dell' ingresso al Nido d'Infanzia.
Poco per volta la curiosità e l'interesse per le possibilità di gioco e le relazioni con i coetanei offerte dal nido aiutano i bambini a vivere più serenamente il distacco dalla mamma o dal papà.
Durante i primi 2/3 giorni il genitore si ferma al nido col proprio bambino concordando con l'educatore di riferimento la durata della permanenza e la durata del primo distacco, che aumenta gradatamente.
Dopo la prima settimana d'inserimento (gratuità per l'inserimento senza pasto) è prevista la fruizione del pranzo. Successivamente il bambino potrà fermarsi per il riposino pomeridiano, ultima tappa, quella più delicata, del percorso d'ambientamento. Solo in condizioni di raggiunta sicurezza infatti il piccolo si abbandona al sonno.
Il genitore... La presenza del genitore, in qualità di osservatore partecipante, è di grande importanza per il bambino che ha bisogno della sua presenza per sentirsi a sua volta in luogo piacevole e sicuro.
La sperimentazione dell'assenza della mamma verrà proposta quindi gradualmente per dare il tempo al bambino sia di sviluppare un certo rapporto con l'educatrice di riferimento, sia di interiorizzare la ricongiunzione che segue sempre il distacco.
Cosa fare...
Durante la fase d'inserimento è opportuno che il genitore:
nel tempo che permane al nido si metta comodo, si tolga la giacca, posi la borsa, cosicché la percezione che ne ha il bambino sia positiva e di tranquillità.
sia a disposizione del proprio figlio e si astenga dal dedicare troppa attenzione ad un altro bambino, per non far sorgere inutili gelosie;
eviti di sostituirsi agli educatori, perché ciò impedisce un tranquillo e regolare "passaggio di consegne";
eluda quei comportamenti, dettati dall'ansia, come il nascondersi o andare in un'altra stanza per "vedere" come reagisce il bambino. Solitamente reagisce male (e con ragione!) peggiorando la situazione e "regredendo" nella fase d'inserimento, costringendo tutti a ricominciare daccapo;
al momento del distacco, concordato in precedenza, il genitore è tenuto a salutare il bambino/a né troppo sbrigativamente, quasi fuggendo, né con troppa enfasi: in entrambi i casi i bambini percepiscono una certa preoccupazione, a cui reagiscono di conseguenza: preoccupati anche loro.
In seguito ad un lungo periodo di assenza dal nido, dovuto sia alle ferie estive sia a malattia prolungata, è consigliato un reinserimento graduale.
Ciò significa che il genitore i primi due/tre giorni di frequenza deve essere disposto a:
-fermarsi un po' al nido con il bambino prima di lasciarlo
-il primo giorno di frequenza portarlo a casa prima di pranzo
-attendere qualche giorno prima di fermarlo per il sonno pomeridiano
In caso di trasferimento da un nido all'altro, è preferibile un breve re-inserimento graduale, sia per dare la possibilità al bambino di conoscere il nuovo adulto di riferimento, sia per abituarsi ai nuovi spazi e "conoscere" i nuovi compagni...
Naturalmente ogni caso ha le sue esigenze, perciò anche le modalità di reinserimento saranno concordate caso per caso con l'educatore di riferimento.
La partecipazione delle famiglie alla vita del nido è molto importante.
Sono previsti nel corso dell'anno diversi incontri.
Assemblea di apertura:all'inizio dell'anno scolastico per illustrare l'organizzazione del servizio e far conoscere il personale..
Incontri di sezione: almeno tre incontri in cui vengono illustrati i progetti didattici e verificare insieme alle famiglie l'esperienza stessa del nido.
Colloqui individuali: gli educatori di ogni sezione organizzano colloqui individuali con i genitori per parlare dello sviluppo dei bambini e dei loro progressi.
Feste: laboratori, momenti di festa e merende sono organizzati con le famiglie per condividere esperienze e favorire la collaborazione e partecipazione alla vita del nido.
ABBIGLIAMENTO
La famiglia ha il compito di controllare tutti i giorni gli indumenti del proprio bambino riposti nell'armadietto o in bagno. Ogni bambino deve essere fornito di un cambio completo costituito da mutandine, canottiera, pantaloni, maglietta o tuta, calze, pannoloni. Il genitore dovrà provvedere al riordino quotidiano e al ricambio degli indumenti qualora fossero consegnati sporchi.
Un abbigliamento pratico e comodo consente ai bambini la libertà di movimento necessaria al gioco e allo sviluppo dell' autonomia.
SICUREZZA DEI BAMBINI
La collaborazione delle famiglie è molto importante per garantire in ogni momento la sicurezza dei bambini al nido, evitando di portare oggetti pericolosi e giochini di piccole dimensioni come monetine, sorpresine trovate nelle patatine o in altri alimenti e non adatti ai bambini di età inferiore ai tre anni. Tali oggetti infatti possono essere inalati o ingeriti producendo soffocamento.
La determinazione affettuosa dei genitori aiutano i bambini a comprendere cosa si può fare e cosa non si può fare, cosa portare al nido e cosa no.
Questo eviterà di mettere le educatrici nella spiacevole situazione di togliere quel che prima era stato concesso.
Il personale del nido inoltre non ha la responsabilità degli oggetti di valore eventualmente portati al nido dai bambini o lasciati incustoditi dai genitori.
MEDICINALI E MALATTIE
Nessun tipo di medicinale può essere somministrato ai bambini da parte del personale del nido.
Nel caso la febbre o altre indisposizioni si manifestino durante la permanenza al nido, ne sarà informata urgentemente la famiglia che dovrà provvedere all'allontanamento del bambino e a tenerlo a casa in osservazione almeno un giorno, al fine di verificare se sono in corso malattie infettive. Possono essere somministrati, dietro presentazione del certificato medico, solo i farmaci salvavita.
In base alla Legge Regionale n. 15 del 25 giugno 2008 dopo un'assenza di cinque giorni consecutivi per malattia non è più necessario, per la riammissione al nido, il certificato del medico curante. Si rimanda pertanto al senso di responsabilità della famiglia.