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Bonifica sponda destra fiume Po

Sponda destra del fiume Po

Questa bonifica, avviata nel 1998, è stata eseguita con la prima tranches di finanziamenti P.T.T.A. ed è collaudata dal 2001.

L'intervento, in sponda idrografica destra del fiume Po, ha interessato un deposito di amianto in fibre e/o in polvere miscelato a sabbia, generato da un canale di scarico delle acque proveniente dal vicino stabilimento Eternit.
Una vera e propria spiaggia contaminata, ricoperta dalla vegetazione spontanea, con amianto in polvere o in fibre misto alla sabbia.

Le indagini eseguite per la redazione del progetto hanno riguardato:

 
  • rilievo topografico della zona,
  • carotaggi a distruzione di nucleo,
  • sondaggi elettrici,
  • campionamenti ed analisi chimiche dei sedimenti.

L'elaborazione dei risultati dei sondaggi ha permesso di valutare il volume di materiale contaminato in circa 12.000 mc; l'estensione dell'area è di circa 6.500 mq; la profondità del terreno contaminato varia da 1.00 a 5.00 m.

L'indagine analitica quali/quantitativa eseguita dall' ASL di Casale Monferrato nel giugno 1998, effettuata mediante metodo MOCF (microscopia ottica in contrasto di fase) su dodici campioni di terreno ha riscontrato concentrazioni di crisotilo e di crocidolite variabili da 0 a 705 mg/kg.

Il progetto, a cura del Comune di Casale Monferrato in collaborazione con la Società GOLDER ASSOCIATES di Torino, è stato concordato con: Magistrato per il Po, Autorità di Bacino, Demanio, Provincia, ASL di Casale Monferrato, ARPA Piemonte, Regione Piemonte, Parco Naturale del Po e dell'Orba.

Il percorso progettuale, avviato ad aprile 2008, si è concluso ad ottobre 2008 con il progetto esecutivo per un importo lavori di Lire 1.330.088.000 IVA esclusa.

Il progetto ha previsto il CONFINAMENTO DEL MATERIALE IN SITO senza alterare l' equilibrio idraulico del fiume, comprendendo diverse tipologie di intervento fra loro integrate:

  • difesa spondale lato fiume, in massi da scogliera, per evitare l'asportazione diretta del deposito per erosione causata dalle acque del fiume in piena,
  • difesa idraulica laterale, interrata a monte del deposito, per proteggere lo stesso dall'azione dilavante delle acque di scorrimento superficiale in occasione di piene con riattivazione del paleoalveo,
  • cinturazione perimetrale e consolidamenti localizzati interni al deposito, per assicurare una adeguata stabilità del deposito rispetto all'azione delle acque del fiume in piena,
  • copertura superficiale del deposito, per migliorare le condizioni di transitabilità anche con macchine operatrici e facilitare l'attecchimento di vegetazione erbacea ed arbustiva, minimizzare la filtrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo.
  • recupero ambientale.

IL PROGETTO IN DETTAGLIO

La DIFESA SPONDALE a ridosso della sponda esistente per un tratto di 165 m è stata realizzata con MASSI DA SCOGLIERA di grossa pezzatura (minimo 50-70 cm), immorsata nella superficie di fondo alveo adiacente alla sponda nel materiale calcareo-marnoso e risvoltata a monte ed a valle per evitare fenomeni di scalzamento. Stesse caratteristiche per la DIFESA IDRAULICA LATERALE, con lo scopo di evitare il dilavamento dell'area attuato da deflussi superficiali lungo la direzione del paleoalveo.

La CINTURAZIONE DI TIPO IDRAULICO/STRUTTURALE è stata realizzata con COLONNE DI JET-GROUTING disposte su tutto il perimetro dell'area ed una serie di colonne nella zona centrale per migliorare l'addensamento del materiale stesso nella zona con spessore maggiore. La scelta di questo tipo di tecnologia (jet grouting o gettiniezione) ha permesso di evitare l'asportazione del materiale contenente fibre d'amianto, iniettando una miscela cementizia "monofluido" ad alta pressione, che indurendosi realizza una sorta di muro interrato nel suolo. Geometricamente si è eseguito lungo il perimetro dell'area una fila di colonne di circa 80 cm di diametro e di 60 cm di interasse.

La COPERTURA SUPERFICIALE, realizzata dopo rimozione della vegetazione arbustiva ed erbacea preesistente, è stata strutturata con:
strato di terreno inerte di cava, in spessore 40 cm, rullato e compattato sulla superficie del sito precedentemente regolarizzata con pezzatura prevalente degli inerti di 10-15 cm,
geocomposito di separazione formato da un geotessile con massa di 1000 gr/m2 accoppiato con georete tridimensionale spessore 1 cm, resistenza minima a trazione 20 kN/m,
strato di terreno vegetale in spessore di 60 cm.

Il RECUPERO AMBIENTALE dell'area è avvenuto mediante piantumazione di essenze erbacee ed arbustive di tipo autoctono, specifiche di un ambiente fluviale, come previsto dal Piano d'area del Parco Fluviale del Po, quali salice di ripa, salice rosso, ligustro.

La gara pubblica è stata bandita nel 1999. I lavori sono stati aggiudicati all' impresa SPEME di Venasca (CN), che ha subappaltato alcune lavorazioni alle Ditte C.D.F. di Piacenza e Buzzi Primo di San Giorgio di Mantova.
 
I lavori sono iniziati nel mese di febbraio 2000 e proseguiti senza problemi sino all' autunno 2000.

Nel mese di ottobre 2000, l' eccezionale alluvione che ha colpito il Nord Italia ha arrecato danni al cantiere: le opere di protezione e impermeabilizzazione erano ormai eseguite, tuttavia non era ancora stata effettuata la piantumazione del verde.

L' ondata di piena ha asportato gli strati superficiali di terreno di copertura, lo strato di ghiaia e buona parte del geocomposito, per uno spessore medio di m. 1,40; tuttavia, nonostante l' impatto, la difesa idraulica realizzata in massi non è stata danneggiata, e non sono stati portati alla luce gli strati di amianto.
Predisposta una perizia per ripristino danni per cause di forza maggiore, si è provveduto al rifacimento delle opere e infine è stato completato il recupero ambientale dell' area; i lavori sono stati ultimati fine 2001 e regolarmente collaudati.

La Provincia di Alessandria, eseguiti gli accertamenti del caso, a dicembre 2002 ha certificato l' avvenuta bonifica.

La spesa complessiva a consuntivo dell' intervento è risultata di € 824.827,59
(L. 1.597.088.918) con un risparmio di € 53.149,14 (L. 102.911.082).

 
 

Settore Tutela Ambiente

Dirigente: arch. Piercarla Coggiola

Via Mameli, 10 - piano primo
tel 0142 444211
tutelaambiente@comune.casale-monferrato.al.it
PEC protocollo@pec.comune.casale-monferrato.al.it

Orario 
lunedì 8:30-12:30
martedì  8:30-12:30 14:30-16:30
mercoledì chiuso
giovedì chiuso
venerdì 8:30-12:30

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ultima Modifica: 14 Gennaio 2021
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