L'insediamento produttivo della ditta Eternit di Casale Monferrato si estendeva su di un'area di circa 94.000 mq di cui circa 50.000 erano coperti (con lastre di fibrocemento).
L'attività produttiva ebbe inizio il 19/03/1907 e cessò completamente il 06/06/1986. Durante questo periodo le assunzioni furono circa 5000 con presenza simultanea anche di 3500 addetti.
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Nell'ordinanza numero 83 del 1987 si fa divieto dell'impiego di lastre e manufatti in cemento-amianto, di qualsiasi residuo della produzione sul territorio comunale di Casale Monferrato. Questa ordinanza precede la Legge 257 del 1992 che ha poi vietato l' impiego dell'amianto in Italia.
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E' la principale bonifica e il simbolo della lotta all' amianto a Casale Monferrato.
Nel 1995 l'Amministrazione Comunale decide di acquistare l'ex insediamento produttivo, ormai in stato di abbandono e possibile fonte di inquinamento atmosferico, per dare inizio ai necessari interventi di bonifica per il recupero dell'area.
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Dal Piano d'Area Critica Regionale al Sito d'Interesse Nazionale.
Dal 1996 al 2008 tutti gli interventi e i finanziamenti ottenuti per la bonifica, attraverso anche gli accordi Ministero - Regione - Provincia - Comune.
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L'intervento, in sponda destra del fiume Po, ha interessato un deposito di amianto in fibre e/o in polvere miscelato a sabbia, generato da un canale di scarico delle acque proveniente dal vicino stabilimento Eternit.
Una vera e propria spiaggia contaminata, ricoperta dalla vegetazione spontanea, con amianto in polvere o in fibre misto alla sabbia.
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Per l' organizzazione delle attività è stato approvato e sottoscritto nel 1998 da tutti i Comuni dell'ex USL 76 un Accordo di Programma con il Comune di Casale Monferrato, prevedendo la possibilità di integrazione con nuovi Accordi qualora intendessero partecipare all'iniziativa altri Comuni od Enti.
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E' l'intervento strategico che ha consentito lo smaltimento di tutte le lastre di cemento-amianto e dell' amianto friabile asportati finora dal territorio dei 48 comuni dell' ex USL 76.
L' impianto è stato localizzato in Comune di Casale Monferrato, posizione centrale rispetto al territorio e funzionale alla distribuzione dei rifiuti che risultano in prevalenza concentrati nel territorio comunale.
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Grazie alla legge di stabilità 2015 sono stati assegnati al programma di bonifica 64,5 milioni di euro, di cui 43 milioni sono destinati alle bonifiche private mediante i contributi erogati con bandi pubblici: 16 milioni consentono di esaurire le richieste già presentate, 27 milioni consentono di ammettere ai bandi tutti i fabbricati censiti nel 2012 e anni seguenti. L'intervento è totalmente finanziato e può essere portato a conclusione.
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Nell'area casalese fino agli anni '80 il "polverino" è stato impiegato tal quale o miscelato ad altri materiali nelle più svariate combinazioni: depositato in forma sfusa nei sottotetti o intercapedini murarie dei fabbricati, miscelato a ghiaia e sabbia per pavimentazioni o vialetti di aree esterne, in particolare nelle aree private, anche se non sono mancati utilizzi in aree pubbliche.
La bonifica ha preso il via nel 2003 ed è tuttora in corso su tutto il territorio.
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Dirigente: arch. Piercarla Coggiola
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martedì 8:30-12:30 14:30-16:30
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